mercoledì 11 luglio 2012

Uomini, omuncoli e quaquaraqua.

Gli europei sono ormai alle spalle ed anche la figura barbina che l'Italia ha rimediato in finale contro una Spagna oggettivamente più forte. Ma finiti i tiri al pallone, gli azzurri fanno quello che gli riesce meglio: gossip. No, questo non è un post sul calcio; ma è in un certo senso il calcio che mi ha ispirato: da qualche giorno, la notizia che ha preso il posto di allenamenti e partite della nostra nazionale, è quella che Balotelli aspetterebbe un figlio dalla ex fidanzata Raffaella Fico. No, non è nemmeno un post sul gossip e sulle presunte gravidanze (ma tanti auguri comunque). Ma, mentre mi dedicavo al nobilissimo sport della nulla facenza post esami, leggendo il tam tam di ''Il figlio è tuo fai il test del dna'' '' No, non è mio'' e vedendo le foto del calciatore intento a farsi fare massaggi anzichè stare vicino alla donna che porta in grembo suo figlio, mi è sorta spontanea una domanda: ma noi donne quale disgrazia/peccato abbiamo mai commesso per aver a che fare con gli uomini, il cui cervello si rimpicciolisce man mano che proseguiamo negli anni?Ma non bastavano quei meravigliosi periodi che ci prendono ogni 28 giorni?
Ma gli uomini, " quelli di una volta" sono veramente tutti spariti? Parliamoci chiaro, non sto facendo un discorso generale, lo so che ci sono anche uomini vecchio stampo, capaci di prendersi le proprie responsabilità senza essere preda di attacchi epilettici stile L'esorcismo di Emily Rose. Solo che, o sono scema io, o al momento non ne vedo. Faccio ovviamente una restrizione del campo d'indagine: io faccio parte di quella fascia d'età, 24-30 (oddio, che odio scrivere 30!) in cui, se le donne maturano quasi completamente e cominciano ad entrare nell'ottica che prima o poi avranno (volendo) una famiglia, l'uomo invece fa il procedimento inverso, e forse proprio per il pensiero di avere un giorno un impegno come quello di una famiglia, regredisce di almeno un decennio grazie a quella meravigliosa cosa chiamata "Sindrome di Peter Pan". E cosi, anzichè impegnarsi in una relazione stabile, l'uomo di suddetta fascia preferisce liberarsi di tutti gli impegni, magari presi precedentemente, per darsi alla pazza gioia ed andare alla ricerca di quel tipo di donna che invece non rientra nella classificazione fatta poc'anzi, e di cui però evitiamo di dare la definizione (sebbene abbiamo capito perfettamente quale sia) giusto per non urtare la sensibilità di qualcuno (cosi fa anche blog importante). E cosi, messa da parte la compagna e gli impegni seri presi probabilmente in un raro momento di maturità paragonabile al passaggio della cometa di Halley, l'uomo in questione comincia a sfarfallare in giro, saltellando di erbetta in erbetta (non fiori, erba, erbaccia) come Fiocco di Neve di Heidi; collezionando cosi una serie di flirt che riempiono il letto, gonfiano l'ego e ti sgonfiano il cuore...e ti liofilizzano il cervello. Eppure pare che agli uomini faccia veramente piacere comportarsi con in cervello in modalità off line e ricercare le emozioni più superficiali possibili. Fin quando, improvvisamente (evidentemente sta ripassando la cometa) non si rendono conto di volere qualcosa di più nella vita e tornano sui propri passi, sperando che intanto la ragazza abbandonata in stile Madama Butterfly non abbia deciso di mollare il colpo. E alle fine il povero rimbecillito, resosi conto della sovrumana cazzata compiuta, rimane a prendersi a sberle da solo. A meno che, caso unico più che raro, non abbia la fortuna di avere accanto una donna molto più matura e capace di capire i semplici meccanismi che regolano il cervello maschile.

Ma visto che sono una persona oggettiva, e non voglio fare torto a nessuno, c'è da dire che come regrediscono alcuni uomini, certe donne non sono da meno. C'è da dire che il meccanismo che spinge alcune ''donne'' a comportarsi in certi modi, per me rimane ancora più incomprensibile di certe formule matematiche. Voglia di piacere, insicurezza, esibizionismo o pura e semplice, perdonatemi e passatemi il termine, zoccolaggine?
E soprattutto, le donne che cosi non sono, come devono comportarsi di fronte agli ''attacchi'' di questa sottospecie di genere femminile?
Mi tocca qui riportare alla luce fatti personali di pochi anni fa. La storia è la solita, classica. Lui e lei, sintonia meravigliosa. Poi ovviamente l'altra. No, non l'amante. L'amica che, stile cozza attaccata allo scoglio, non si riesce a scollare da lui nè accetta il fatto che questo fantomatico rapporto meraviglioso che lei crede di avere con lui esiste solo nella sua testa. Io ci perdevo il sonno. E la salute. Trovavo (si vabbè trovavo..dai,l'abbiamo fatto tutte di dare la sbirciatina...) messaggi della suddetta tipa in questione in cui aveva il coraggio di lamentarsi perchè lui, dopo una serata passata insieme con i loro amici, o dopo una cena a casa sua ( e qui io faccio un applauso alla mia maturità che mi consentiva di non lanciargli bombe al napalm quando mi diceva che andava a cena a casa di un amica) lui non rimaneva a dormire a casa sua (precisazione necessaria: dormire come amico). E ovviamente io che sono matura e aperta di mente, ma sono pur sempre una donna del sud, dopo un iniziale momento in cui scartavo l'ipotesi di prendere a criccate sui denti la tipa (anche perche le avrei fatto un favore) optavo per una "non pacifica- ma decisamente meno sanguinolenta" discussione in cui lui mi spiegava che si, questi atteggiamenti infastidivano parecchio anche lui, cosi come tanti altri che lei aveva nei suoi confronti e che più volte lui stesso le aveva spiegato che certe richieste non poteva avanzarle, seppure si trattasse di richieste in amicizia e che comunque questo fantomatico rapporto di amicizia lui non lo viveva minimamente come da lei invece descritto. A questo punto mi chiedo: cosa spinge una donna a comportarsi in questo modo, pur sapendo di essere causa di litigi? E' forse proprio l'essere causa di litigio tra due persone ciò che  da maggiormente soddisfazione? L'essere l'elemento di disturbo?
E le donne che cosi, per carattere o per mentalità, non si sanno comportare...come devono comportarsi davanti a cose di questo genere? Lasciare passare mostrando una maturità e quella stramaledetta (lei e chi l'ha inventata) apertura mentale o mettere il disgraziato davanti alla classica scelta ''O me o lei''? Se qualcuno me lo spiega, mi fa un immenso favore.



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